Francesca, Rituali Tantrici

Svolgo la mia attività di massaggiatrice dal 2007. Ho iniziato in un ambito turistico, presso strutture balneari, in collaborazione con l’associazione del mio maestro di Shiatsu, colui che mi ha introdotto alla visione olistica del benessere psicofisico e della vita. In seguito ho sempre lavorato presso Associazioni Culturali e negli ultimi anni in un mio studio privato ricevendo volutamente tra i 9 e i 12 clienti a settimana e non di più, perché considero fondamentale lavorare in modo personalizzato ed esclusivo (non “a catena di montaggio”) al fine di restituire ad ogni cliente la piena sacralità dell’incontro.

La visione olistica è progressivamente diventata per me un modo di essere, parte integrante della mia vita privata e professionale. In Romagna è stato un inizio difficile perché l’ambiente lavorativo era molto rumoroso, vacanziero. In spiaggia avevamo una zona benessere  in un contorno di confusione estiva con tutti i rumori dei turisti in vacanza; tuttavia questa condizione, che inizialmente consideravo un semplice disturbo, sarebbe divenuta presto per me una risorsa, uno sprone per una maggiore – necessaria – concentrazione, anche grazie agli elementi della natura marina in cui ero immersa: il sole, la sabbia, l’odore salmastro dell’aria, divennero i miei alleati migliori per mantenere uno stato di presenza elevato e con esso un’empatia autentica con il cliente. Sono state dunque stagioni di lavoro estivo molto importanti per me, una sorta di palestra di concentrazione e presenza, qualità fondamentali per ogni operatore olistico.

Un’altra esperienza chiave è stato il mio viaggio in India nel 2016. Sono sempre stata attratta dall’India e in generale dal fascino dell’oriente: ricordo che il primo libro che lessi da ragazzina è stato “Siddharta” di Herman Hesse, libro su cui al quinto anno di Liceo Artistico feci la tesina filosofica. Il mio viaggio   nel Kérala, regione indiana che ha dato gli albori della Medicina Ayurvedica,  ho dunque  realizzato un mio grande sogno. All’epoca infatti ero già massaggiatrice ayurvedica e dunque avevo una prima formazione anche teorica nell’ambito di quella che scoprii essere una delle più antiche medicine sciamaniche collegate ai ritmi della Natura e al ciclo della Vita.

Ho visitato il sud dell’India, in particolare i luoghi sacri, ho fatto un corso di approfondimento in tecniche ayurvediche, ho partecipato a un ritiro di disintossicazione attraverso i trattamenti, e l’alimentazione ayurvedica. Ma i regali più grandi li ho inaspettatamente ricevuti dall’India stessa che sembrava aspettarmi. Ho sentito una connessione speciale con la natura. Un giorno mentre passeggiavo lungo l’oceano, ho assistito a quella che nei sacri testi dei Veda viene chiamata La Danza di Shiva, ossia la Danza degli Elementi della Natura. Lì ho sentito ciò che potrei descrivere solo come un’intelligenza superiore, una coscienza più grande,  una regia in quello spettacolo in armonia col tutto. In alcuni luoghi ho anche sentito una maggiore apertura dello spazio del cuore vivendo un momento di grande amore incondizionato. Questa è la mia India che porto dentro di me. Grazie a questa esperienza molto personale ho compreso realmente il significato interiore dei massaggi dell’Ayurveda e del Tantra, aldilà della tecnica. Ho compreso infatti che per me il massaggio non è una tecnica, bensì un’Arte…  Paradossalmente, quella stessa Arte che avevo ricercato fin dai miei lontani esordi universitari con lo studio delle Arti Visive (Accademia delle Belle Arti) e che solo ora comprendevo essere  “due rami diversi dello stesso  albero di espressione  umana”: l’espressione artistica pittorica nasce infatti da una piena e realizzata manifestazione dell’energia Kundalini attraverso la libertà del tratto pittorico, non diversamente da come la stessa Kundalini diventa energia di compassione amorevole attraverso il tocco nel massaggio tantrico!

Da quanto detto si evince come io abbia impostato la mia attività in modo via via più personale, attraverso percorsi di formazione che vanno dallo Shiatsu all’Ayurveda, dal Tantra all’Arte-Terapia, percorsi  che ho fatto miei ma che al contempo ho sempre cercato di trascendere, attraverso una mia sintesi intuitiva e amorevole.

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Per il Team InnerGarden, offro Rituali Tantrici di durata variabile (da 50 minuti a 3 h) a seconda degli obiettivi concordati col ricevente.

Come tutti i professionisti InnerGarden, offro le mie competenze sia come operatore singolo che, su richiesta, in team, attraverso percorsi più ampi che possono coinvolgere – sempre attraversi sessioni individuali –  anche i miei colleghi in altre discipline e/o il nostro staff medico/nutrizionale o di supporto psicologico, a seconda delle proprie esigenze o obiettivi.

Ricevo a Bologna  presso il mio Studio privato appena fuori Porta Saragozza.

Lavoro con Ritenuta d’Acconto, in attesa di riaprire la P.iva non appena le condizioni lo permetteranno.